Cutter aurico Inglese costruito nel 1889 da J.T. Howard Maldon nell’Essex, con fasciame di teak e chiodi di rame, e progettato da un architetto famoso: C.P. Clayton, specializzato nel creare piccole barche da regata. Agli inizi del novecento il Bat arrivò a Blevio, sul lago di Como, e poi la sua storia ha delle pagine buie, fino a quando, nel 1959, Sergio Spagnul lo scoprì abbandonato in un’aia a Latisana, e lo fece restaurare donandogli l’antico splendore. Un piccolo cutter con un grande bompresso che gli consentiva di tenere a riva molta tela, e con il Bat Spagnul vinse tantissime regate, tra cui alcune memorabili Trieste-San Giovanni in Pelago
«Per me il Bat è il più yacht di tutti. È l’unica barca con la quale oggi mi diverto. Un divertimento da appassionato, da marinaio, da erudito di cose navali, da ingenuo. Divertimento totale di andare a vela». Carlo Sciarrelli