La prima vita di Zaca
Di Zaca si è scritto e visto molto, soprattutto della sua vita hollywoodiana, nel “Periodo Errol Flynn”. Meno noti gli inizi e la sua avventura di nave oceanografica.
Durante la crisi del 1929, mentre grandi fortune si liquefacevano in un istanze ed i banchieri si gettavano dalle finestre di Wall Street, l’inossidabile miliardario Charles Templeton Crocker commissionava un meraviglioso yacht di 36 metri al cantiere di Manuel Nunes, per $ 350.000.
Nunes, un portoghese delle Azzorre, riuscì a terminarlo in appena 8 mesi (!), grazie ai migliori mastri d’ascia di California. Dal cedro alaskano dei madieri al teak della coperta, furono utilizzate tutte le migliori essenze del legno, come il meglio era stato usato per tutto il resto: cuoio marocchino nel salone, nicrometal (antesignano dell’inox) per la ferramente, due motori diesel a sei cilindri Hill, una ghiacciaia Frigidaire, acqua calda e fredda in pressione, 1.200 m2 di vele di cotone egiziano, ricetrasmittente ad onde corte. Il progettista, Garlan Rotch, si ispirò al Bluenose, la goletta da pesca più veloce dell’epoca a Terranova, con alcune modifiche: in vista di un gioro del mondo e dei desideri di Crocker. La sala macchine venne così spostata 10 metri verso prua, per allontanare vibrazioni, odori ed il rumore dalla zona amatoriale e gli alberi motore allungati alla bisogna (10 metri!). varata il 12 aprile 1930 – madrina la celebre diva Mary Dressler – Zaca fu subito rodata in un giro del mondo di 27.490 miglia. Questo il titolo dell’autorevole Pacific Sportsman Magazine: “Il miglior yacht del Pacifico”. Partì il 7 giugno con 9 persone d’equipaggio. L’armatore si portò un cameriere, 5 amici, un fonografo con 150 dischi e 300 libri.
L’isola di Nuka Hiva, alle Marchesi, fu raggiunta 19 giorni e 3000 miglia dopo. Continuando poi per Papeete, Raiatea, Bora Bora, isola di Cook, Figi, Vanuatu, Salomone, Papuasia e Bali. Come ci racconta Gourmelen, Crocker, fine esteta laureato a Yale, rimase tanto affascinato da queste popolazioni e dal loro stile di vita, da riempire i musei di San Francisco di oggetti d’arte e strumenti musicali che raccoglieva nel villaggio e spediva mano a mano per cargo. L’armatore, oltre che alle popolazioni del Pacifico, durante la circuì,navigazione si appassionò alla biologia marina. Convertì lo yacht in unità di ricerca oceanografica, con attrezzatura da pesca, acquari e laboratorio, circondandosi dei migliori scienziati per studiare fauna e flora delle Galapagos (una cima delle quali porta il suo nome). Recuperò 311 pesci per l’acquario dell’Accademia delle Scienze della Califonia, 4000 piante rare e sconosciute ed un albatros con apertura alare di 4 metri. Lo accompagnava anche un pittore-fotografo ed anche cineoperatore subacqueo, antesignano di Cousteau. Cocker setacciò fino alla II Guerra tutto il Pacifico, dall’Isola di Pasqua alle Salomone, completamente a sue spese, ricompensato dal riconoscimento internazionale all’Accademia delle Scienze di San Francisco, grazie alle sue ricchezze. Zaca fu ceduta dopo Pearl Harbor alla US Navy per 40.000 dollari. Riverniciata di grigio e col nome di IX 73, fu stanziata a Treasure Island, nella baia di San Francisco, a raccogliere dati meteorologici.
Notizie tratte da Jean-Luc Gourmel La saga du Zaca e William Beebe L’avventura della Zaca, Milano, 1956.
Un ringraziamento per fotografie e materiale al comandate Bruno Dal Piaz.