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Diario (blog)

Il capannone dello Zio Tom

Il capannone dello Zio Tom

A scanso di equivoci, Yacht Garage non è un nostro cliente privato né inserzionista, ma vorremmo parlare della genialità del loro prodotto.

Questa azienda fornisce tutta una serie di coperture mobili da cantiere, più o meno modulari o estendibili. Un classico modo di rendere utilizzabili aree e piazzali in stagioni o per lavorazioni specifiche che altrimenti verrebbero sprecati o sotto-utilizzati. Ne abbiamo viste in questi anni dalle più spartane “usa e getta” con i tubi di gomma e la plastica termosaldata fino alle coperture mobili, ma in realtà usate come fisse. Fin qui nulla di nuovo.

Il prodotto che ci ha colpito invece è galleggiante. Si tratta di una copertura simile a quella di certi campi sportivi, gonfiabile e soprattutto galleggiante, modulare e ignifugo.

Lavori in mare e/o tendalini invernali –ma non dimentichiamo anche il troppo caldo o sole diretto nei mesi estivi per gommature, vernici e lucidature, colle e resine- non sono una novità.

Occupandoci personalmente di barche in gran parte di legno, che hanno bisogno di rimanere in acqua il maggior tempo possibile per la salute dello scafo, ma nel contempo si deteriorano e hanno altri problemi per lo stesso motivo, ci è sembrato l’uovo di Colombo. Naturalmente applicabile a certe condizioni e non ovunque, un uovo molto “americano”, nel senso virtuoso del termine: avete presente Miami?

Quello che davvero ci entusiasma è una copertura a sé stante, non solidale alla coperta o allo scafo, perfettamente stagna ed molto efficace verso gli agenti esterni che rappresentano gran parte dell’usura e invecchiamento di vernici, acciai, gelcoat, plexiglass ecc.. Insomma un vero e proprio capannone galleggiante, con aperture più o meno grandi possibili,  al di sotto del quale eseguire lavori, anche all’opera morta, ma nondimeno semplicemente ricoverare imbarcazioni… che non è poco.

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