Spettabile Signor Napodano,
sono una studentessa del Corso di Laurea in Yacht Design di La Spezia, e Le scrivo in qualità di Rappresentante degli Studenti della mia facoltà.
Vorrei porre alla Sua cortese attenzione lo scenario che si sta sviluppando per il futuro del Polo Universitario di La Spezia.
Dopo molti anni di contese, finalmente il Ministero dell’Istruzione congiuntamente con il Ministero della Difesa ha approvato il progetto di ampliamento del Polo Universitario, che consiste in una nuova sede presso la caserma militare Duca Degli Abruzzi e nell’affidamento di un’area dell’arsenale in disuso per la costruzione di nuovi laboratori e infrastrutture necessarie per la creazione di “un’accademia del mare”, dove possano finalmente essere svolti dei progetti di ricerca con mezzi e tecnologie all’avanguardia nel settore della nautica da diporto.
Oltre ai laboratori il progetto include anche la costruzione di una mensa e di dormitori per gli studenti, aule capienti e numerose (Il Polo attuale consiste in otto aule ormai inadeguate ad ospitare il sempre crescente numero di studenti italiani e stranieri iscritti) e lo spostamento del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Navale, attualmente a Genova, presso La Spezia, con la possibilità di interessanti ed importanti collaborazioni tra i due Corsi di Studi.
Ciò nonostante, l’Università di Genova ha intenzione di non sottoscrivere il progetto, far chiudere il Polo Universitario di La Spezia e spostare il Corso di Laurea in Ingegneria Nautica a Genova, presso i locali della Fiera del Mare o presso Villa Cambiaso, attuale sede del dipartimento di Ingegneria dell’Università; entrambe le possibili destinazioni risultano però antiquate e già al limite della capienza.
Il trasferimento a Genova inoltre allontana tutti gli studenti dal mondo del lavoro, che nel campo della nautica da diporto trova un’alta concentrazione nel golfo di La Spezia e nel tratto di costa da Marina di Carrara a Livorno, dove peraltro viene indirizzata la maggioranza dei tirocini triennali e specialistici, necessari per il conseguimento della Laurea.
In risposta a questa decisione da parte dell’Università di Genova l’intero corpo studentesco si sta mobilitando cercando, da un lato di ottenere un confronto con le istituzioni locali, che finora hanno preso parte passivamente alla vicenda, e dall’altro di sensibilizzare la società civile spezzina, non solo dal punto di vista del Polo Universitario, ma anche come occasione per la città stessa di modernizzarsi e finalmente ricominciare a sfruttare l’enorme area destinata all’arsenale militare (ad oggi quasi interamente in disuso).
Come spero sia chiaro da quanto scritto, questo è per noi un momento di estrema tensione e preoccupazione per il nostro futuro di studenti. Stiamo quindi cercando in tutti i modi di far conoscere la situazione e far sentire la nostra voce, finora mai presa in considerazione;