Rondine II 1948 Sangermani yawl 17.68 mt - price changes depending to owner's mood

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migliorate condizioni dopo recente restauro

new restoration done

yawl 1948

shipyard Sangermani

designer Sangermani

loa 17.68 mt

lwl 12.29 mt

beam 3.81 mt

draft 2.90 mt

displ 14,225 kg

engine Ford 80 hp

cabins 3

berts 8

flag ITA

EQUIPAGGIAMENTO
Radar Raytheor,GPS Raytheon, Chartplotter interfacciato con il Radar, Strumenti del vento, Autopilota, VHF Sailor, VHF palmare ICOM, Generatore Mase 3,5 kw 220 V, Impianto Stereo HI-FI, Tender Zodiac con fuoribordo 4HP
SISTEMAZIONE
– Cabina armatoriale con letto doppio e
cuccetta singola
– Alloggio ospiti con letto doppio e
cuccetta singola
– Salone
– Cucina e servizi
– Alloggio equipaggio con servizi

STORIA
La barca venne commissionata nel 1947 dal Comm. Mario Pratolongo, un vero sportivo del mare, e varata nel luglio 1948 (progetto SANGERMANI n. 17) con il nome di Fiammetta II, cosi forse si chiamava la figlia dell’armatore.
Il numero di agosto della rivista “Vela e Motore” di quell’anno, dedica un articolo all’awenimento: – …nato un “Ocean Racer” di gran classe… Alle prose di vela, con vento fresco ed andatura al lasco, il “log” ha segnato 14 nodi! … –
Una fotografia dell’epoca illustra la parte poppiera della barca sulla battigia, affiancata da Radiosa Aurora e documenta il tipo di armamento a yawl conforme al piano di costruzione (nel 1982 quando il Rondine II venne acquistato dall’attuale armatore era privo di mezzana). Il Register of Yachts del 1955 riporta la barca al n. 6.361 come proprietà di Paolo Matarazzo, col nuovo nome di Rondine II. Per una quindicina d’anni la barca rimase in acque “siciliane”, ma nel 1965 risultò appartenere al Circolo Velico “Italia” di Napoli e nel 1968 a tre amici romani. Intorno al 1971 venne acquistata da un dirigente del Banco di Napoli e tornò nel capoluogo partenopeo per essere ancora rivenduta nel 1975 a Giorgio Peruffo, aviatore vicentino e quindi ceduta al successivo armatore con inusuale modalità: lo scambio con un aereo da turismo.
Rondine II fu, dal nuovo armatore, in un primo tempo ricontrollata e risistemata nel Cantiere di Santa Margherita di Caorle dove venne rivisitato tutto il fasciame (opera viva e morta), demolita una sovrastruttura posticcia della tuga e riarmato l’albero di mezzana. Finalmente, nel 1983, la barca ritrovò le acque amiche della costa ligure. Nei Cantieri Sangermani poté ancora una volta incontrare il suo amico Mariano Topazio, maestro d’ascia, (oggi gestisce un proprio cantiere) che molti anni prima l’aveva “fasciata” in larice e che istantaneamente, con profonda commozione vi riconobbe il vecchio scafo dell’ex Fiammetta.
Rondine II è stato il primo “Ocean Racer” di una certa dimensione realizzato nei Cantieri Sangermani con progetto ante guerra. Nella fase esecutiva della sua costruzione vennero apportate alcune modifiche rispetto al piano originale, specie per quanto concerne la linea della tuga, la modifica del pozzetto poppiero e gli interni, la cui ristrutturazione definitiva e più luminosa, con generoso impiego di mogano e cura dei particolari, è stata portata a termine presso i Cantieri di Imperia. Nel 1997 Rondine II è stata ceduta al nuovo armatore di Bologna che, nei cantieri dell’Adriatico, ha fatto vari interventi di risistemazione (nuovo impianto elettrico, ristrutturazione del timone e della losca, nuova ferramenta per gli alberi ….).
Cosi Rondine II ha ritrovato una seconda giovinezza. La barca gode di una generosa superficie velica in rapporto alle linee molto fini dello scafo ed una superficie bagnata molto ridotta. L’albero di maestra (23 metri) consente una randa di 60 metri quadrati, mentre la superficie di tela esposta al vento (yankee, trinchetta randa, maestra e mezzana) raggiunge i 150 metri quadrati. La barca risponde bene su tutte le andature, specie dalla bolina larga al lasco, quando offre momenti entusiasmanti che ripagano il dovuto impegno; soffre con mare corto di bolina e con mare in poppa per l’esiguità dei suoi volumi poppieri. Una splendida barca che onora i suoi costruttori. Rondine II è ormai molto popolare nei raduni di Barche d’Epoca.